Romamor - Campionato Serie A 2022-2023 - Roma-Verona 1-0

TRE PUNTI IMPORTANTI
In una giornata dove vincono le milanesi, vince la squadra di Lotito contro la ex seconda squadra di Lotito e soprattutto perde (in casa) l'Atalanta contro quel Lecce che ci ha costretti (insieme all'arbitro) al pareggio sabato scorso, era fondamentale vincere oggi per rimanere in piena corsa per le prime quattro posizioni.

Abbastanza scorbutica l'avversaria di oggi, quel Verona in lotta per non retrocedere, ma che dalla ripresa del campionato ha raccolto ben 12 punti nelle 7 partite disputate, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e una solo sconfitta in casa dell'Inter.

Senza Dybala e Pellegrini dall'inizio e con Abraham infortunato dopo appena 15', la Roma gioca e trova il gol che vale tre punti al 45' con Solbakken. Il norvegese alla sua prima convocazione da titolare dopo tre brevi e abbastanza inutili apparizioni di pochi minuti ciascuna, sfrutta la sua chance per mettersi in mostra. Dopo un inizio chiaramente impacciato, con qualche errore soprattutto di intesa coi compagni di reparto, il vichingo sfrutta a dovere un geniale assist di tacco di Spinazzola e batte con un preciso diagonale mancino (il suo piede) l'estremo veronese.

Senza grandi patemi, nonostante le tante assenze, la Roma porta a casa una vittoria fondamentale per la corsa alle prime quattro posizioni. Da stasera terza in classifica, a pari merito col Milan campione d'Italia uscente, 2 punti sopra i cugini di nessuno e 3 sopra la stupefacente Atalanta.

MA I MAIALI PARLANO SOLO DI MOURINHO
Personalmente ho smesso da tempo di ascoltare trasmissioni radiofoniche di radio romane che parlano di calcio in chiave Roma. Ripensando ad una celebre intervista rilasciata da Daniele De Rossi che definiva un certo speaker avvezzo alla menzogna "maiale col microfono", ho maturato la convinzione che di maiali microfonati a Roma ce n'è più di uno. "Uomini" che per loro stessa ammissione non hanno studiato, che nella vita si sono occupati di tutt'altro e che di calcio hanno la stessa competenza e credibilità che può avere un macellaio, un idraulico o un postino, ma che si sentono in diritto di arringare le folle con giudizi e quel che è peggio consigli a Presidenti, Direttori generali, Direttori sportivi e ovviamente allenatori.

Sono proprio questi individui che, all'indomani di una qualunque frase pronunciata in questo caso da Mourinho, si sentono in diritto di interpretare a loro uso e consumo il pensiero espresso, in qualche caso decontestualizzandolo ovviamente in maniera negativa, costruendo in pratica su di un nulla cosmico la trasmissione e in qualche caso addirittura il palinsesto giornaliero/settimanale.

Nella fattispecie, quelle che sono state semplicissime frasi motivazionali per la sua squadra e per il pubblico dell'Olimpico, in vista dell'importantissima sfida di giovedì col Salisburgo, sono state lette e reinterpretate da maiali microfonati e da pennivendoli già ampiamente sbugiardati dall'allenatore più vincente di questa serie A e quel che è peggio, riprese, condivise e diffuse dai tastieristi compulsivi e dai social cazzari col diritto di parola.

Spero vivamente che Mourinho resista alle "intemperie" come ha fatto finora e non si stanchi di questo ambiente cancerogeno, accettando le offerte che gli stanno recapitando società con blasoni e potenzialità economiche ben più importanti delle nostre.

Daje Roma!
Sandro