Romamor - Campionato Serie A 2022-2023 - Verona-Roma - Analisi e commento della partita

GLI ULTIMI RESTANO ULTIMI
...e noi siamo quarti!
Una vittoria importante soprattutto per la grande occasione, data la concomitanza di risultati, che ci poteva proiettare da soli al quarto posto in classifica e dato anche il periodo sfortunato che alla vigilia di questa sfida ci privava, oltre ai già numerosi lungodegenti, anche di Spinazzola (lesione al retto femorale) il quale rivedremo in campo, così come Wijnaldum e Dybala, nel 2023.

Una vittoria importante per iniziare nel migliore dei modi una settimana durissima: giovedì all'Olimpico l'ultima del girone di Europa League, con il dentro o fuori contro il Ludogorets e domenica il derby con i formellesi, che da ieri hanno iniziato il loro pianto preventivo perchè hanno perso Milinkovic Savic per un'ammonizione che gli costerà la squalifica e preso 3 mozzarelle di bufala campana a domicilio dalla Salernitana.

NONOSTANTE SACCHI...
Sorniona e attendista la Roma oggi, magari indotta dal pressing alto del Verona, ma sempre nel pieno controllo delle operazioni e pronta a far male. Soprattutto con uno Zaniolo in serata di grazia, che prende botte dal primo all'ultimo minuto della sua partita che terminerà esausto, all'ennesimo fallo subito, dopo un'ora. Ceccherini non sapendo come limitarlo con le buone, lo fa con le cattive. Il primo fallo tattico che blocca una ripartenza del gioiello giallorosso, il difensore scaligero lo compie al 17'. Per l'arbitro Sacchi c'è la punizione, ma non l'ammonizione. Cosa che arriverà (l'ammonizione a Ceccherini), al 20'. Con un arbitro normale, dopo 20 minuti il Verona sarebbe stato già in 10. Cosa che avverrà al minuto 36 per un fallaccio di Dawidovicz, sempre su Zaniolo, ma non rilevato dal peggiore in campo di oggi: il sig. Sacchi di Macerata, il quale richiamato dal VAR è costretto ad estrarre il rosso espellendo l'autore del vantaggio veronese.

Eh già, perchè il Verona era riuscito a passare in vantaggio grazie a un gol che, nonostante un evidente fuorigioco (giudicato "passivo e ininfluente") veniva convalidato, oltre che dallo scarso di Macerata, anche dalla coppia var Maresca-Aureliano. Vantaggio sfiorato qualche minuto prima da Abraham che a porta vuota colpiva incredibilmente il palo. Tammy sfortunato anche un paio di minuti dopo, quando colpisce di testa in tuffo una palla che, a portiere battuto, finisce fuori.

Il meritato pareggio arriva sul finire del primo tempo grazie a Camara che sradica dai piedi di Tameze un pallone per servirlo ad Abraham, il quale centra il suo secondo palo di giornata. Fortuna vuole che la palla ritorni in campo sui piedi dell'accorrente Zaniolo, che a porta vuota mette in rete il suo meritatissimo primo gol di questo campionato.

I gol vittoria del baby Volpato e di El Shaarawy, arriveranno sul finire della partita, dopo aver colpito un altro legno (traversa) con Matic e assistito al martellamento ancora troppo impreciso negli appoggi e nele scelte, ma sicuramente continuo e volitivo da parte giallorossa, con i diversi cambi di modulo e di interpreti messi in campo da Mourinho per vincere la partita.

LASCIATE STA' ABRAHAM E MOURINHO!
Buono il risultato. Buono il primo gol di Zaniolo che finalmente corona la sua ennesima prova positiva. Buona la prova di tutti, titolari e sostituti, per impegno, sacrificio e determinazione, ma soprattutto, contro la critica di scoreggioni radio-televisivi e di social-cazzari sempre pronti a spalar melma ora su questo ora su quel giocatore/allenatore, considero buona anche la prova di Abraham, al quale è mancata solo un po' di fortuna nelle occasioni che gli sono capitate e che non ha tramutato in rete. Ricordo a tutti che il suo score personale, a questo punto della stagione, è lo stesso fatto registrare l'anno scorso nello stesso periodo, quando scoreggioni e social-cazzari di cui sopra davano lo stesso sfogo alle loro "idee calcistiche" (le virgolette non a caso). Meditate.

Stesso dicasi per i denigratori seriali dell'allenatore più vincente e titolato di questa serie A. Per quelli che non vedono un "bel gioco" espresso dalla sua Roma e per coloro i quali preferivano perdere 4-0 domenica scorsa contro il Napoli, "...ma giocando all'attacco". Quel Napoli primo in classifica, che fa 4 gol praticamente a tutti (anche sabato al Sassuolo) e che con noi, se Smalling non si fosse addormentato all'80', avrebbe ottenuto solo un pareggio.

Il giochismo, quando incontra il pragmatismo, perde 9 volte su 10. Da queste parti ci siamo riempiti la bocca esaltando il nostro "bel gioco", ma abbiamo visto alzare trofei agli altri, quelli che "giocavano male" e portavano a casa le vittorie. Ora che abbiamo sulla nostra panchina l'uomo che più di tutti incarna l'essere vincente e che, a dispetto di quanto affermano cazzari e incompetenti, sa far giocare le proprie squadre, dobbiamo stare e restare con lui anche FINO ALL'INFERNO!

Daje Roma!
Sandro