Romamor - Campionato Serie A 2023-2024 - Bologna-Roma 2-0

LA COMBO PERFETTA
Senza Dybala e Aouar infortunati e senza Lukaku e Zalewski squalificati, incontrare questo lanciatissimo Bologna sarebbe stato già problematico di suo. Se poi aggiungi alla disgrazia, un arbitro e un var (Chiffi) non esattamente impeccabili quando sono chiamati a dirigere le partite della Roma, il gioco è fatto.

Qualcuno, vista la posta in gioco, ossia la possibilità di centrare un quarto posto solitario, incurante degli arbitri, delle assenze e soprattutto dello stato fisico di qualcuno dei pilastri della squadra, si aspettava un atteggiamento più "battagliero" da parte dei superstiti chiamati in campo da Mourinho. Aspettative purtroppo disattese, anche o forse soprattutto per merito di Thiago Motta, che prepara bene la partita sfruttando i punti deboli giallorossi e alla fine vince con merito.

C'è da dire però, che forse la grinta e la determinazione mostrata dai rossoblu, è stata un tantino agevolata dall'arbitraggio "all'inglese" sfoggiato per l'occasione dal napoletano di Torre Annunziata, il quale ha lasciato correre dove doveva fermare e fermato dove doveva ammonire. Un'ammonizione su tutte manca all'appello: quella che al minuto 53, con la Roma già sotto di due gol, non è stata comminata a Beukema che già ammonito, si disinteressa del pallone e atterra Belotti lanciato verso l'area.

Fallo che tutti, anche gli esperti arbitrali nel dopo partita, giudicano da ammonizione con conseguente espulsione. Tutti tranne chi doveva decidere. Un episodio che poteva lasciare i bolognesi in 10 per 40 minuti più recupero e che ricorderà anche Mourinho a fine partita, facendo notare la tempestività con la quale Motta meno di cinque minuti dopo la mancata espulsione, sostituirà proprio Beukema, inserendo Lucumí.

ADESSO TOCCA A VOI
Mai banale Mourinho, mai scontato come tutto il resto dei suoi colleghi. A fine partita regala al suo intervistatore l'ennesima lectio magistralis in tema di comunicazione. Un discorso che tocca la sostituzione di Renato Sanches, il quale gioca appena 18' dopo essere subentrato ad un altrettanto impalpabile Spinazzola. Si scusa con lui, ma passa la palla alla società, dicendo che vuole restare, chiedendo però un piano giocatori diverso da quello utilizzato finora. In sostanza, vorrebbe lavorare con i giovani che hanno un potenziale e possono migliorare, piuttosto che con "campioni" che non hanno niente da sviluppare o migliorare e magari hanno problemi fisici... Palla alla società adesso. Lui è disponibile a continuare questo progetto, l'ha detto chiaramente.

"Sarebbe troppo difficile per me separarmi da un club e da una tifoseria unica... Se ci sarà un addio a fine stagione non sarà per volontà mia".

Daje Roma!
Sandro