Romamor - Campionato Serie A 2023-2024 - Roma-Cagliari 4-0

GIACOMO, DANIELE E CLAUDIO
Una serata particolare questa. Ieri si è spento all'età di 88 anni Giacomino Losi, Capitano e bandiera giallorossa. La Roma gioca per l'occasione con il lutto al braccio. Torna a Roma Claudio Ranieri, l'allenatore con cui Daniele De Rossi concluse la sua carriera in giallorosso da calciatore il 26 maggio 2019.

Conclusero entrambi quel giorno il loro percorso romano. Nuove strade, nuove esperienze per entrambi, negli anni successivi. Si ritrovano stasera nello stesso posto in cui si sono lasciati e l'abbraccio prima delle "ostilità" è di quelli veri e sentiti, così come il nome di De Rossi urlato dallo stadio intero alla lettura delle formazioni e i cori e gli striscioni all'indirizzo di Ranieri. Sono tre i cuori (cori) giallorossi in campo stasera, oltre a quelli dei 61755 che anche in questo posticipo del lunedi hanno riempito l'Olimpico.

IL RICORDO DI GIACOMO LOSI
Con noi dal 1954 al 1969, per un totale di 386 presenze in giallorosso, 299 delle quali con la fascia da capitano e un palmares personale che vanta due Coppe Italia e una Coppa delle Fiere. Giacomo (Giacomino) Losi diventa "Core de Roma" dal Roma-Sampdoria dell'8 gennaio 1961.

Con la Roma già ridotta in 10 per l'uscita di Guarnacci infortunato (all'epoca non c'erano le sostituzioni), si infortuna anche lui, ma rimane in campo per non lasciare i compagni in 9 (uno stiramento lo costringeva praticamente su una gamba sola). Sul 2-2, a 10 minuti dalla fine, su corner calciato da Lojacono, stacca da terra facendo forza sulla gamba "buona" e dall'alto dei suoi 168 cm mette a segno di testa il gol vittoria.

Un esempio di lealtà, correttezza e attaccamento ai colori per l'epoca, ma anche e soprattutto per gli anni a seguire, fino a ieri quando all'età di 88 anni è venuto a mancare. L'Olimpico gli tributerebbe i giusti onori, con il minuto di raccoglimento, se l'arbitro avesse il buon senso di far finire l'inno. Cosa che puntualmente non avviene e mentre le squadre sono raccolte a centro campo, lo stadio intero sta cantando Roma Roma Roma. Perdona l'arbitro e perdona noi. Lieve ti sia la terra, Core de Roma.

LA PARTITA
Subito in discesa, grazie al gol dopo 2 minuti di Pellegrini, che mette in rete da due passi su azione di calcio d'angolo. Roma immediatamente padrona del campo. Si vede anche (finalmente) qualcuno in grado di fare cross decenti. È l'acquisto di gennaio Angeliño, che si fa apprezzare per un tocco di palla notevole e appunto per i cross che finalmente arrivano (giocabili) in area.

Su uno di questi si avventa Cristante che però si vede negare il gol dal palo. È il prologo del raddoppio. Perfetto disimpegno difensivo che si trasforma in una splendida azione d'attacco iniziata da un velo di Dybala nella metà campo giallorossa e conclusa in rete dalla stessa Joya dopo una serie di scambi, finte e veli in area rossoblu.

Nel secondo tempo c'è spazio per un rigore concesso alla Roma e realizzato da un infallibile Dybala e per uno inesistente concesso al Cagliari da Marcenaro, ma revocato dallo stesso dopo richiamo del var. La firma sul poker giallorosso, la mette il ragazzino Huijsen subentrato 5 minuti prima a Llorente.

Finisce stasera, con la terza vittoria sulle tre giocate, il miniciclo di partite facili con squadre in lotta per non retrocedere. Sabato prossimo a Roma scenderà l'Inter prima in classifica con 4 punti sulla seconda e una partita in meno, nonché candidata principale alla vittoria finale. Un ostacolo decisamente più arduo, rispetto a Verona, Salernitana e Cagliari. Gli errori che non hanno avuto conseguenze in queste ultime tre partite, non devono essere assolutamente commessi sabato alle 18.

Daje Roma!
Sandro