Romamor - Campionato Serie A 2023-2024 - Salernitana-Roma 1-2

DUE SU DUE
Anche nella seconda, delle prime due partite con De Rossi in panchina, la Roma fa risultato pieno e porta a casa i tre punti. Come col Verona, anche con la Salernitana il risultato è 2-1. Ma quello che accomuna le due vittorie, oltre il risultato e il fatto di aver incontrato avversarie in lotta per non retrocedere (giusto ribadirlo), è l'ansia di venir raggiunti negli ultimi minuti, dopo aver concesso l'ennesimo stupido gol.

Di buono solo i tre punti, perché De Rossi non ha la bacchetta magica come già detto e in due settimane non può certo trasformare l'acqua in vino (mi si perdoni l'accostamento blasfemo). Le difficoltà della Roma sono le stesse di sempre, legate soprattutto ai limiti (notevoli) di una rosa che, triste ammetterlo, non è così eccelsa come la descrive l'allenatore e non può comunque essere migliorata in appena quindici giorni. Per vedere miglioramenti ci sarà bisogno di tempo.

LA PARTITA
I primi 45 minuti terminano con un eloquente 75% di possesso palla della Roma, frutto anche dell'atteggiamento voluto da Inzaghi per la sua squadra, tutta raccolta nella propria metà campo e attenta (soltanto) ad approfittare degli eventuali errori dei giallorossi. Errori che a dire il vero ci sono stati, frutto della lentezza nella circolazione di palla e dell'imprecisione nei passaggi, ma fortunatamente senza conseguenze data la medesima imprecisione (leggi scarsezza) degli avanti campani.

L'episodio che cambia l'inerzia della partita è un fallo di mano dopo 5 minuti della ripresa, punito giustamente con un rigore che Dybala trasforma. La Salernitana è costretta a cambiare atteggiamento e viene punita dopo un quarto d'ora dall'azione perfetta, da sinistra a destra, El Shaarawy-Bove-Dybala, con quest'ultimo che di tacco libera Karsdorp, il quale arriva (finalmente) a fondo campo e mette (finalmente) una palla giocabile per Pellegrini, che mette in rete il più facile dei gol.

Un doppio vantaggio che lascerebbe presagire un prosieguo tranquillo della partita, da parte giallorossa. Tranquillità che dura appena 3 minuti, quando il neo entrato Kastanos viene lasciato solo in area e libero di deviare il più leggibile, difensivamente parlando, dei cross da mettere alle spalle di Rui Patricio.

Da lì in avanti è più Salernitana che Roma, con quest'ultima che soffre, ma non rischia più di tanto. Neanche quando Candreva (core laziese) simula lo svenimento in area romanista dopo aver sentito la mano di Llorente sulla spalla. Purtroppo per lui, buon per noi, Di Bello (coadiuvato dal VAR) non cade nell'inganno e ammonisce il burino non per l'evidente simulazione, ma per le successive reiterate proteste, cacciando dal campo nell'occasione anche un dirigente granata, tale Salvatore Avallone, inviperito dalla panchina per la mancata concessione dell'inesistente rigore.

SALIAMO IN CLASSIFICA E RIGIOCHIAMO DI LUNEDÌ
Con i 3 punti di oggi, la Roma sale al quinto posto in classifica, ad un punto dall'Atalanta quarta. Una classifica non reale, in virtù della partita in meno di 8 squadre, Atalanta compresa, a causa della supercoppa italiana disputata a Riyad, ma che torna ad essere quantomeno interessante.

Ancora una partita di lunedì per la Roma, come stranamente non le è mai capitato dopo le 6 partite di Europa League. Lunedì prossimo per De Rossi, che potrà forse contare sul nuovo acquisto Angeliño, la terza delle tre "abbordabili" in lotta per non retrocedere: il Cagliari di mister Ranieri. Ma non sarà una passeggiata.

Daje Roma!
Sandro