3 FEBBRAIO 2024: TIAGO PINTO SALUTA ROMA | |||
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CIAO TIAGO Impossibile stilare un bilancio veritiero per giudicare l'operato di un direttore sportivo (lui tra l'altro è un direttore generale). Troppe le variabili da dover considerare. Dal punto di vista economico: il pregresso con le decine di esuberi e i relativi stipendi miliardari, lasciati in eredità dalle precedenti gestioni; e poi i paletti uefa, prima sotto forma di financial fair play e poi di settlement agreement. Sarebbe stato difficile per chiunque, non solo per lui, fare mercato potendo contare solo su parametri zero e prestiti. Dal punto di vista sportivo invece, Tiago Pinto va via dopo due sesti posti in Serie A , ma con un cammino importante in Europa, che ha portato una Conference League in bacheca e una finale di Europa League sfumata come tutti sappiamo, con le conseguenze, soprattutto economiche, che a qualcuno fa comodo non ricordare... Un signore e soprattutto un professionista esemplare che ha saputo lavorare in questi 3 anni, con i mezzi economici a sua disposizione (decisamente pochi rispetto ai suoi colleghi concorrenti), in maniera assolutamente efficace. Vendere prima di comprare, è stato l'input iniziale ricevuto dalla proprietà. E nonostante quello che qualcuno dall'alto della sua ignorante incompetenza, dice e scrive di lui ricordando solo i suoi errori, come se gli altri diesse non ne facessero mai, Tiago Pinto chiude la sua esperienza a Roma avendo onorato l'impegno di migliorare la situazione economico-finanziaria dell'AS Roma, mantenendone la competitività sportiva, penalizzata solo da arbitraggi discutibili e da improgrammabili infortuni. Gli arrivi di José Mourinho, Paulo Dybala e Romelu Lukaku, uno per stagione, i suoi colpi che hanno ridato entusiasmo ai tifosi e fatto fare un indiscutibile salto di qualità alla Roma, sia in panchina che in attacco. Arrivato a Roma nel gennaio 2021, costretto da subito a sfoltire una rosa ultranumerosa e soprattutto popolata di inguardabili dallo stipendio da top player, ereditati dai precedenti diesse, riporta a Roma Stephan El Shaarawy a titolo gratuito e prende la prima "toppa" prendendo anche la pippa statunitense Reynolds. Quest'ultima non si sa quanto frutto di una sua intuizione o dell'input della proprietà Friedkin... Nella prima sessione estiva (2021-22) spende tanto, portando a Mourinho (arrivato nel frattempo) Tammy Abraham e portando a casa Marash Kumbulla, oltre a Shomurodov e Viña (i due flop che gli verranno rinfacciati continuamente) e Rui Patricio, il portiere affidabile che mancava a Roma da anni. Un lavoro importante soprattutto nel mercato in uscita, a causa del suddetto sovraffollamento della rosa, con cessioni per oltre 70 milioni di euro nella stagione 2022-23. Ma un lavoro che, nelle ultime due stagioni, ha portato a Roma gente come Dybala, Belotti, Matic, Solbakken e Svilar a titolo gratuito, Celik a 7 milioni di euro, Wijnaldum, Llorente, Camara e soprattutto Lukaku, in prestito. L’estate 2022 ha fatto registrare plusvalenze totali di circa 11.800.000 di euro, grazie a sei cessioni: Felix Afena alla Cremonese con una plusvalenza di 4.900.000 euro; Veretout al Marsiglia (3,335.000); Florenzi (1.536.000) e D’Alessio (450.000) al Milan; Calafiori al Basilea (863.000); Milanese alla Cremonese (711.000). Dopo i 15 milioni di plusvalenze generati a gennaio 2023 dalle cessioni di Zaniolo al Galatasaray e del primavera Satriano all’Heracles, arriviamo all'estate successiva e alla rincorsa ai 30 milioni di plusvalenze da raggiungere entro il 30 giugno 2023, concordate con la uefa (in minuscolo non a caso). Obiettivo quasi raggiunto (la Roma decide di pagare una multa all'uefa, piuttosto che farsi prendere per il collo da chi voleva appropriarsi di uno dei suoi gioielli a due soldi) con plusvalenze pari a 27.820.000 di euro, grazie alle cessioni di: Tahirovic all’Ajax (plusvalenza 7.014.000); Volpato (7.450.000) e Missori (2.500.000) al Sassuolo; Kluivert al Bournemouth (8.692.000); Carles Perez al Celta Vigo (1.757.000); Providence all’Hartberg (407.000 euro). Operazioni che andrebbero rimarcate ed elogiate per tempestività (velocità) e grande capacità, ma che invece passano in secondo piano nelle considerazioni degli espertoni del nulla e dei laureati all'università della strada... Il successivo mercato estivo 2023-24, vede l'arrivo a parametro zero di Aouar e Ndicka, quello di Paredes per 4 milioni dopo il tradimento di Matic; la necessaria cessione di Ibañez per 30 milioni, i prestiti di Renato Sanches, Kristensen e Azmoun, e soprattutto quello di Romelu Lukaku, arrivato nell'ultimo giorno di mercato, a campionato iniziato. Quello che qualcuno prevedeva (sperava) e cioè uno scarso impegno da parte di Pinto nel mercato di gennaio, è stato puntualmente smentito dai colpi messi a segno nelle ultime ore. Alle cessioni in prestito di Belotti e Kumbulla, hanno infatti fatto seguito il prestito con diritto di riscatto di Angeliño e l'acquisto di Baldanzi, giunti dopo il prestito secco di Huijsen del 6 gennaio. Per quanto mi riguarda e per quello che ho potuto vedere e valutare nel corso di questi tre anni, considero Tiago Pinto un professionista e soprattutto una persona seria, alla quale non posso che augurare buona fortuna nel prosieguo della sua carriera. Daje Roma! |
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