Romamor - Campionato Serie A 2024-2025 - Cagliari-Roma 0-0

UN PAREGGIO PER SCELTA TECNICA
Per "scelta tecnica". Questa è la motivazione con cui DDR spiega nel prepartita l'esclusione dalla formazione iniziale dell'unico Campione a sua disposizione: Paulo Dybala. Decisione plausibile e assolutamente in linea con quella che poteva essere una strategia di gara, volendolo risparmiare dall'inizio e farlo entrare in corso d'opera per spaccare (e vincere) la partita.

Scelta condivisibile, se non fosse stata preceduta da un antefatto che fa pensare ad altro. Che la Roma viene prima di tutto e di tutti, che nessuno è più importante della Roma, che chi vuole andare via può farlo, sono i concetti espressi dall'allenatore giallorosso, nelle interviste dei giorni passati e nella conferenza stampa di sabato. Concetti che non sappiamo se frutto di sue considerazioni personali o indotti da chi gli paga lo stipendio...

Che Dybala sia da mesi (non da giorni) corteggiato dagli sceicchi arabi, con offerte multimilionarie sempre restituite al mittente dal campione argentino, non è un segreto. Esattamente come il fatto che lui ami Roma e la Roma, al punto di dire in tempi non sospetti che: "Forse ero romano in un'altra vita. Roma è magica, quando ero bambino in Argentina vedevo Roma solo attraverso i film e la mia impressione era che fosse una città enorme. Il primo giorno che sono arrivato in Italia, sono arrivato a Roma. Per me un sogno diventato realtà".

L'imbarazzo di DDR, il quale dopo la "scelta tecnica" a fine partita si dice spaventato all'idea di perdere Dybala se non arrivassero sostituti adeguati, anche in ruoli diversi, la dice lunga sul pensiero di un allenatore-tifoso come lui, in riferimento a questa situazione. Una situazione gestita malissimo nei tempi e soprattutto nei modi, di certo non da Daniele De Rossi, ma dalla società, che in pratica sta obbligando Dybala ad andarsene (qui nessuno può offrirgli 60milioni d'ingaggio per tre anni di contratto), per poter dire poi, forse, che la scelta è stata sua. Furbi 'sti americani, eh?

Altro discorso poi, andrebbe fatto per i procuratori. Sono loro i veri padroni del calcio. Loro che lavorano e spingono i loro assistiti verso le mete più remunerative, a fronte di commissioni non sempre "a norma". Commissioni che di solito si dovrebbero attestare intorno al 5-7% e che stavolta, in caso di acquisto degli arabi, sembrerebbero arrivare a 7-8 milioni. La butto lì: magari anche i procuratori/mediatori hanno tutto l'interesse a vedere Dybala lontano da Roma...

TUTTA COLPA DI TAYLOR
Il discorso, lo capirebbe anche un laziale, è solo economico. Ancora qualche presenza in maglia giallorossa per l'argentino e, così dicono i bene informati, per lui scatterebbe il rinnovo automatico del contratto a cifre praticamente raddoppiate. Cifre ancora lontane da quelle offerte dallo sceicco, ma decisamente fuori budget per le casse giallorosse e per il tetto che gli americani hanno imposto agli ingaggi.

Casse giallorosse sicuramente migliorate dalla gestione finanziaria degli ultimi due anni, in tema di mercato soprattutto, ma che risentono per forza di cose della mancata qualificazione e delle decine di milioni che sarebbero arrivati dalla partecipazione alla Champions League 2023-24. Un conto della serva, tra incassi al botteghino e diritti, parla di almeno 100 milioni sfumati per colpa del pelatino inglese. Soldi che, tra le altre cose, sarebbero potuti servire per non dover fare scelte come quella di lasciare andare via l'unico vero Campione in rosa.

LA PARTITA
Poco da dire, perché poco si è visto in termini di gioco, come ci si poteva aspettare vista l'incompletezza della rosa giallorossa e i carichi di lavoro della preparazione non ancora smaltiti. Un primo tempo di marca sarda e una ripresa dove si è vista un po' di più la Roma. Occasioni da entrambe le parti, fallite per sfortuna (traversa colpita da Dovbyk su assist di Dybala), imprecisione (Pellegrini da una parte e Piccoli dall'altra) e per le strepitose parate di Svilar, migliore in campo dei giallorossi.

Non proprio buona la prima, quindi. Ci vediamo domenica prossima in un Olimpico già sold out, perché a prescindere da tutto, er tifoso romanista dei tifosi è sempre er più!

Daje Roma!
Sandro