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SERVIVA VINCERE Ma che non sarebbe stata impresa semplice aver ragione di questo Cagliari, anche per i presupposti fisici di cui sopra, ne eravamo (quasi) tutti consapevoli. Tutti tranne i "devigiocabenisti" cronici e i vari tastieristi compulsivi. Con quelli purtroppo non si ragiona. Con loro non puoi parlare di una partita difficile e complicata da subito, dato l'atteggiamento totalmente difensivo dei sardi, col raddoppio sistematico delle marcature comandato da Nicola e i pochi spazi lasciati in avanti ai giallorossi. Per loro, per i devigiocabenisti, l'avversario non conta e la differente condizione fisica è solo un alibi... Possesso palla, ma solo mezze occasioni, quelle degne di nota che la Roma riesce a creare nei primi 45', senza peraltro mai centrare lo specchio della porta. La ripresa, con gli stessi uomini in campo, vede un Cagliari un po' più spregiudicato, forse per una strategia legata appunto agli eventuali cali fisici che i giallorossi avrebbero potuto accusare. Sta di fatto che Svilar deve compiere un mezzo miracolo sulla girata di Piccoli qualche minuto prima del vantaggio siglato da Dovbyc e un altro paio anche dopo, altrettanto decisivi, quando il Cagliari cercava di arrivare al pareggio. Tutti aspettavamo risposte da Dovbyc, dopo la prestazione opaca di Bilbao e soprattutto dopo le parole di Ranieri al suo indirizzo. Il ragazzo è sembrato un po' più "a fuoco" oggi, ma non ancora ai livelli che tutti vorremmo. Un paio di tentativi da fuori e un colpo di testa nel primo tempo, con un atteggiamento complessivo sicuramente migliore di quello "ammirato" giovedì sera, ma ancora troppo poco. Nella ripresa spreca il perfetto suggerimento di Baldanzi e si mangia letteralmente il gol che poteva essere il vantaggio giallorosso. Ma sul corner successivo, è il più lesto di tutti ad arpionare la palla e metterla alle spalle di Caprile. Esultanza contenuta la sua, ma non quella dei suoi compagni, che lo abbracciano tutti e invitano (Mancini in particolare) il pubblico ad incitare il centravanti ucraino. Pronta come sempre la risposta del pubblico, per un bomber che come molti i suoi illustri predecessori, sta penando al suo primo anno di serie A, ma nonostante tutto è arrivato a segnare 15 gol in tutte le competizioni, la maggior parte dei quali decisivi. La Roma, prima del gol di Dovbyc, senza Dybala non sembrava in grado di sfondare. Ranieri lo vede e subito dopo il vantaggio decide di fare i primi cambi: Dybala, Cristante ed El Shaarawy. Il dramma dopo neanche 10 minuti, con Dybala che si ferma dopo un colpo di tacco ed è costretto a uscire e far posto a Pisilli. Gli esami strumentali del giorno dopo, parleranno di una lesione al tendine della coscia sinistra e di uno stop di un mese. Una notizia che ridimensiona la gioia per questa vittoria. Una tegola che ci cade in testa nel momento più importante della stagione. Daje Roma! |
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RISULTATI DELLA GIORNATA: |
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14.03.2025 GENOA-LECCE 2-1 15.03.2025 MONZA-PARMA 1-1 UDINESE-VERONA 0-1 MILAN-COMO 2-1 TORINO-EMPOLI 1-0 16.03.2025 VENEZIA-NAPOLI 0-0 BOLOGNA-LAZIO 5-0 ROMA-CAGLIARI 1-0 FIORENTINA-JUVENTUS 3-0 ATALANTA-INTER 0-2 |