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COME UNA VITTORIA Giusta la scelta di far riposare i vari: Hummels, Paredes, Dybala, Saelemaekers, Dovbyk e Pellegrini, in ragione della partita giocata 3 giorni prima con l'Eintracht e soprattutto in vista dei prossimi ravvicinati impegni, dove giocando sempre ogni 3 giorni, per forza di cose ci sarà bisogno di tutti. In campo dal primo minuto: Rensh, Cristante, Pisilli, El Shaarawy, Soulé e Shomurodov. Facendo questo Ranieri ha dimostrato loro di non considerarli riserve, ma alternative sulle quali contare, anche contro la prima in classifica, al pari di quelli considerati "titolari". Un aspetto della gestione psicologica e motivazionale dello spogliatoio che evidentemente a molti tuttologi sfugge. Dall'altra parte, l'ex pelato schiera invece i suoi titolarissimi per provare a vincere, approfittando del pareggio dell'Inter nel derby appena giocato. Peccato però, per l'ex pelato, che la Roma nonostante i cambi tenga botta e non soffra più di tanto la pressione napoletana. Ma proprio quando appunto la Roma sembrava essere in pieno controllo, poco prima della mezzora, un'indecisione della coppia Mancini-Svilar regala a Spinazzola (proprio lui) la palla del vantaggio. Ma la Roma non si sgretola, come l'ex pelato e qualche fenomeno di quelli che dopo aver visto la formazione iniziale prevedeva (o pregustava?). Le uniche occasioni dopo il vantaggio napolista, purtroppo sciupate, sono della Roma, che va immeritatamente al riposo sotto di un gol, ma mai messa sotto dalla prima in classifica. Nella ripresa Ranieri, come da strategia programmata, inizia le sostituzioni e continua con i cambi di modulo in corsa, già messi in mostra nei primi 45 minuti. Entrano prima Paredes e Saelemaekers, poi Dovbyc e infine Dybala e Baldanzi. Ai cambi di Ranieri che danno nuova linfa agli attacchi giallorossi, Conte risponde con un difensore (Mazzocchi) al posto di un attaccante (Neres), il più pericoloso fino a quel momento. Quello dell'ex pelato, forse, il segnale che la sua squadra ha recepito come un invito al contenimento, più che all'attacco. Due punizioni di Paredes spaventano Meret (la seconda finisce sul palo) e se c'è una squadra che nella ripresa domina, meritando almeno il pareggio, è la Roma. L'arbitro (di lui e del suo fastidioso atteggiamento per tutta la partita meglio non dire) comanda 5 minuti di recupero. La Roma, come per (almeno) tutta l'ultima mezzora, gioca nella metà campo avversaria. Si arriva finalmente al 92', quando il guizzo di Saelemaekers e il suo cross sul secondo palo, trovano pronto all'impatto il sinistro magico di Angeliño, che di collo pieno "gonfia la rete", come dice un famoso e leggermente fazioso cronista napoletano, nell'apoteosi giallorossa e nel tripudio generale per il meritatissimo pareggio raggiunto. Sulle cazzate che l'ex pelato dirà a fine partita, senza che nessuno degli scendiletto presenti si sia mai degnato di contraddirlo o perlomeno incalzarlo con domande un tantino più giornalistiche, stendiamo un velo pietoso. Come una vittoria, ma alla fine è solo un punto per la Roma, che non serve a scalare la classifica. Le altre, quelle che ci precedono, hanno vinto tutte. Ma per la squadra dell'ex pelato sono due punti in meno e sarebbe bello se alla fine mancassero proprio quelli... Daje Roma! |
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RISULTATI DELLA GIORNATA: |
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31.01.2025 PARMA-LECCE 1-3 01.02.2025 UDINESE-VENEZIA 3-2 MONZA-VERONA 0-1 ATALANTA-TORINO 1-1 BOLOGNA-COMO 2-0 02.02.2025 JUVENTUS-EMPOLI 4-1 FIORENTINA-GENOA 2-1 MILAN-INTER 1-1 ROMA-NAPOLI 1-1 03.02.2025 CAGLIARI-LAZIO 1-2 |