HALLOWEEN LO DECIDE DYBALA
La partita la decide lui, l'uomo di maggior classe dell'intera rosa giallorossa e forse dell'intero campionato. Un gol vittoria praticamente inventato dal fuoriclasse argentino, che sfrutta in maniera magistrale i due errori colossali della difesa granata: il primo nel passaggio indietro di Linetty, sul quale Dybala si avventa, evita l'uscita del portiere e praticamente senza guardare, da posizione defilata, indirizza la palla in rete; e il secondo nel maldestro tentativo di Masina di evitare il gol, intervenendo col piede sbagliato e finendo in rete insieme al pallone. La sera di Halloween si tinge di giallorosso, per merito dell'unico Campione in campo stasera... ma i problemi restano.
LA PARTITA
Senza Dovbyc fuori per motivi di salute, Juric decide per un attacco con Dybala "falso nove", supportato da Pisilli e Baldanzi. Con Cristante e Pellegrini che restano in panchina "per scelta tecnica", in campo vanno i due acquisti di agosto: Koné e Le Fée a formare un'inedita, ma quanto mai efficace coppia di centrocampo. Ecco, se proprio vogliamo trovare la nota positiva della serata, oltre i tre punti, la coppia francese è piaciuta davvero tanto. Forza fisica e tigna vera per Koné, tanto fosforo e abnegazione per il suo compagno Le Fée. Abbiamo aspettato tre mesi, per vedere finalmente insieme dal primo minuto, quello che forse era il centrocampo nei pensieri di De Rossi. Era ora!
I problemi però restano. Tanto possesso palla, tanta Roma, ma ancora poche, troppo poche, le occasioni da gol create. Le risposte, dal punto di vista dell'impegno, stavolta ci sono state. Ma solo quelle. Per vedere quello che secondo i lungimiranti presidenti che hanno esonerato De Rossi, è il gioco che porterà la Roma a percorrere "la strada giusta per puntare ai trofei in questa stagione", ci toccherà aspettare ancora.
Nel frattempo (già che siamo ad Halloween), dopo il "dolcetto" portato da Dybala, godiamoci anche i due "scherzetti" di cui la proprietà ci ha fatto dono, che imperversano indomabili sulle fasce: Celik e Zalewski...
LA CURVA TIFA ROMA
In chiaro da subito, nel caso qualcuno avesse avuto dubbi, il pensiero del cuore pulsante del tifo giallorosso. Dalla lettura delle formazioni, la curva sud fa capire cos'è che deve venire prima di tutto, qual è l'unico bene supremo da tutelare: la Roma. E ai fischi che mentre lo speaker annuncia i nomi, parte dello stadio riserva ai vari Mancini, Zalewski, Pellegrini e Cristante, la sud risponde con uno storico e mai abbandonato coro: "lalalala lalalala eee Forza Roma", senza soluzione di continuità, per tutta la durata dell'annuncio e oltre. Una dimostrazione di unità, di attaccamento ai colori e (SOLO) alla maglia, a prescindere da chi la indossa più, o meno degnamente. Dimostrazione che trova conferma anche a fine partita, quando il coro ancora più incessante diventa: "Solo la maglia, tifiamo solo la maglia".
Speriamo che le bambole gonfiabili recepiscano il messaggio e mettano da parte ogni genere di interesse personale, per pensare solo al Bene Supremo. Domenica a Verona, contro un'altra ex squadra di Juric, peraltro reduce da tre sconfitte consecutive, vedremo se hanno capito l'antifona o se per loro ci sarà bisogno di qualche ulteriore "attestazione di stima" da parte di questa tifoseria unica e inimitabile.
Daje Roma!
Sandro