CAMPIONATO SERIE A 2024/2025 - 38a giornata
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Torino-Roma 0-2

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L'ULTIMO BACIO
La citazione cinematografica stavolta è involontaria. Non c'è attinenza nemmeno con il bacio che Paredes dà alla maglia dopo il rigore trasformato (l'aveva fatto anche dopo la punizione-gol al Milan). Questo è un bacio che saluta virtualmente l'ultima panchina di Sir Claudio Ranieri e lo ringrazia per aver rincollato i cocci di una stagione romanista nata male e che prima del suo arrivo, sembrava destinata a finir anche peggio.

Un bacio anche a quello che non sarà solo il mio ultimo commento di questa stagione giallorossa, ma anche di quelle che verranno. È arrivato il momento di salutarci.

A quasi 25 anni da quel 9 novembre 2000 che ha segnato l’inizio della sua storia, ho deciso di chiudere qui Romamor. Chiudo perché non è più questa l’epoca per esternare, con la forma ideologica ed editoriale che in questi anni ho sempre mantenuto, il mio coinvolgimento sentimentale e fedele al bene supremo: l’AS Roma.

L’era dei social e soprattutto quella degli smartphone, hanno cambiato in maniera sostanziale e irriversibile l’informazione, nel modo di raccontarla e soprattutto di fruirne. Se 25 anni fa potevo considerare questo mio pseudolavoro amatorial-romanista, come un qualcosa di quasi unico nel suo genere e di cui essere orgoglioso, oggi mi ritrovo vecchio e obsoleto all’anagrafe e ancor di più nel format editoriale.

Ma oltre il format che a mio avviso non è più attuale, all’origine della mia decisione c'è il pensiero che continuare a raccontare la mia Roma con l'idea che l'intero sistema- calcio sia condizionato da interessi politici e soprattutto economici, sia un esercizio che in un certo qual modo offende la mia intelligenza.

"Non è giusto criticare il sistema continuando a farne parte. Se a uno non gli va bene il sistema, non ne fa parte." Diceva Lippi qualche anno fa a Zeman.

All'epoca questa affermazione fece indignare tutti quelli che, me compreso, credevano in un calcio onesto, leale e fuori dagli uffici finanziari e dalle farmacie. Oggi mi sento di dire che aveva ragione Lippi. Non avendo i mezzi per cambiare questo sistema, come non li aveva Zeman a quei tempi, secondo me è giusto smettere di farne parte anche in veste di semplice commentatore amatoriale.

Pensare e sperare che partite, campionati e trofei, li vinca sempre e solo chi merita, avendo invece il dubbio che tutto sia invece suscettibile di controllo e revisione da parte di “enti superiori", è stato un esercizio che ho portato avanti per anni e che non intendo più continuare. Credo sia giusto quindi farmi da parte, lasciando oneri e onori a chi oggi è senz'altro più smart, social friendly e instagrammable di me, ma ringraziando con tutto il cuore chi in questi anni mi ha fatto dono della sua attenzione, condividendo con me le gioie e i dolori giallorossi. Grazie a tutti, anche e soprattutto a coloro che conoscendo la mia decisione, hanno provato a farmi cambiare idea. Grazie di cuore.

IL CERCHIO SI È CHIUSO
Si è deciso oggi, all'ultima giornata, il campionato più incerto degli ultimi anni. Non ci è dato sapere se questa incertezza, che per qualcuno ha sicuramente favorito lo spettacolo, sia frutto di voleri superiori/televisivi o di un allineamento di pianeti che ha prescisso dal calendario asimmetrico del girone di ritorno. Un calendario deciso da una mente perversa o forse da un'intelligenza artificiale ben programmata... chissà, che ha regalato nelle ultime otto giornate cammini impervi o scampagnate, a seconda dei brand da tutelare o degli unbranded da ostacolare...

Calendario nel quale, più delle giocate dei campioni, l'hanno fatta da padrone gli "errori" umani degli arbitri in campo e dei loro sodali in sala var. Confusione e inequità in campo e nelle sale controllo. Decisioni applicate una volta in un senso e una volta nell'esatto opposto, con annesso stravolgimento del protocollo e delle sue regole d'ingaggio. Errori grossolani ai quali ogni volta hanno fatto seguito spiegazioni mai convincenti, quando non ridicole, degli addetti ai lavori diretti e indiretti.

Il cerchio del campionato si è chiuso con la prevedibilissima vittoria del Napoli, che in casa affrontava il Cagliari già salvo e non poteva fallire l'occasione che il pareggio di domenica scorsa al 90' tra Inter e lazio, gli aveva servito su un piatto d'argento.

Si chiude anche quello relativo alle retrocessioni, con Empoli e Venezia che raggiungono oggi la già retrocessa Monza. Chiuso sempre oggi anche il cerchio della prossima Europa, a cui accederanno: il brand juventus in Champions League, la Roma in Europa League e la Fiorentina in Conference League ai danni della lazio, sconfitta in casa dal Lecce e fuori da tutte le competizioni, tra i fischi e gli insulti della sua (poca) gente, che anche oggi (NON) riempiva l'Olimpico in ogni ordine di posto e tra gli sfottò e i meme dei milioni di tifosi giallorossi, i quali non hanno perso l'occasione per ricordare ai cuginidinessuno il vantaggio di 15 punti a novembre e il -4 dalla Roma di oggi.

LA TUTELA DEL BRAND
Quello che dopo Atalanta-Roma era semplice sospetto con il rigore negato dal var a Koné, oggi è certezza con quello concesso alla juve a Venezia, senza che nessuno dalla sala controllo abbia chiesto ulteriore verifica alla decisione "di campo" dell'arbitro. Tutto secondo i piani: alla juve i milioni della Champions e Roma in Europa League.

Nel caso per qualcuno non fosse ancora chiara la mia decisione di chiudere Romamor, chiedere a Rocchi...

Daje Roma!
Sandro


 
  • TORINO: Milinkovic Savic; Dembelé (59' Perciun), Maripan, Masina (72' Walukiewicz), Biraghi; Ricci (72' Linetty), Casadei (59' Gineitis); Lazaro, Vlasic, Elmas (81' Gabellini); Adams.
    A disposizione: Paleari, Donnarumma, Karamon, Ilic, Sanabria, Pedersen, Coco, Elkhan, Pedersen, Dalla Vecchia, Cacciamani.
    Allenatore: Vanoli.


  • ROMA: Svilar; Celik (90' Rensch), Mancini, N’Dicka, Angelino; Konè, Paredes (90' Baldanzi), Cristante; Saelemaekers (90' Pisilli), Shomurodov (72' El Shaarawy), Soulè (90' Hummels).
    A disposizione: De Marzi, Gollini, Dovbyk, Abdulhamid, Nelsson, Gourna Douath, Salah Eddine, Traore.
    Allenatore: Ranieri.

  • Arbitro: Di Bello
  • Ammoniti: Maripan, CELIK
  • I GOL:
    18' P.T.: PAREDES (R)
      8' S.T.: SAELEMAEKERS

RISULTATI DELLA GIORNATA:
23.05.2025
COMO-INTER 0-2
NAPOLI-CAGLIARI 2-0

24.05.2025
BOLOGNA-GENOA 1-3
MILAN-MONZA 2-0

25.05.2025
ATALANTA-PARMA 2-3
EMPOLI-VERONA 1-2
LAZIO-LECCE 0-1
TORINO-ROMA 0-2
UDINESE-FIORENTINA 2-3
VENEZIA-JUVENTUS 2-3