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IL TABÙ CONTINUA Ranieri a fine partita dirà: "Siamo fatti così. Siamo fatti male. Evidentemente non siamo furbi, intelligenti, scaltri e facciamo degli errori veramente incredibili..." Personalmente, della "stupidità calcistica" di molti dei componenti di questa rosa, ne parlo e ne discuto quotidianamente con le persone a me vicine, ma non da oggi. Oggi c'è Ranieri, prima di lui Juric, prima ancora De Rossi e prima di lui Mourinho. Cambiano gli allenatori, sono cambiati anche i calciatori, quindi stasera in particolare, non si può dare la colpa allo "zoccolo duro" (Pellegrini, Mancini e Cristante, quelli che da sempre vengono nominati come veri e unici colpevoli), ma ad un atteggiamento che evidentemente ha origine nelle sale comando in quel di Trigoria. Quelle sale comando dove chi è chiamato a scegliere e decidere, continua a non portare uomini (e risultati) all'altezza delle aspettative e soprattutto delle promesse. Un mercato d'agosto assolutamente insufficiente, per non dire ridicolo, che ha portato al nulla cosmico ora a disposizione di Ranieri, chiamato a novembre per resuscitare il moribondo creato appunto nelle sale comando di Trigoria. Non contenti, mancano 10 giorni alla fine del mercato di riparazione e i geni della lampada hanno portato a Roma (appena ieri) solamente Devyne Rensch, un terzino olandese classe 2003, sul quale i pareri di chi l'ha visto giocare sono discordi e Pierluigi Gollini (classe 1995), scelto per rimpiazzare il secondo portiere Ryan, ceduto al Lens. Un mercato che ad oggi non ha portato ancora: un vice Dovbyc, che anche oggi ha fatto bestemmiare pure i tifosi più religiosi e ha costretto Ranieri a mettere al suo posto ancora una volta Dybala, con l'entrata in campo di Soulé; un centrale di difesa di piede destro (con l'indisponibilità di Mancini, stasera Ranieri ha dovuto schierare al suo posto Celik); un centrocampista "box to box", che possa aiutare o rappresentare alternativa a Koné, quello che per chi l'ha comprato ad agosto doveva essere Le Fee (salvo poi cederlo a gennaio in prestito al Sunderland). E ADESSO? Posso solo ribadire che di questo trend è responsabile in toto la proprietà, la quale con le sue decisioni e le sue scelte in tema di uomini (e di donne soprattutto) ha causato la situazione che stiamo vivendo dall'inizio di questa stagione. Per quelli che scendono in campo e forniscono prestazioni ridicole come quella di stasera, spero solo in un miracolo calcistico che li faccia tornare ad essere calciatori con continuità e non come oggi, ad intermittenza. Un miracolo: l'unico modo per chiudere in maniera degna questa stagione iniziata male e proseguita peggio. Daje Roma! |
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