EUROPA LEAGUE 2024/2025 - Ritorno ottavi di finale
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Athletic Club-Roma 3-1

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COME DA COPIONE
Nessuno ha mai pensato che sarebbe stato facile uscire indenni stasera dal San Mamés, contro la squadra di casa sospinta dal suo pubblico e dalla motivazione fortissima di una finale da giocare a maggio fra le mura amiche. Premesso questo, la possibilità che tutto fosse già scritto, tutto ampiamente prevedibile, per noi malpensanti stasera c'era.

Eravamo sicuri, che prima o poi le accuse di Ranieri alla "casta" dopo l'arbitraggio scandaloso di Porto-Roma, avrebbero in qualche modo portato conseguenze. La finta sanzione che l'uefa aveva comminato all'allenatore giallorosso, non poteva essere sufficiente quale monito ai "sudditi", specie a quelli ribelli.

Rosetti, il designatore chiamato in causa da Ranieri dopo Porto-Roma, manda Turpin ad arbitrare questo ritorno degli ottavi di finale. Proprio Turpin, quello che in quel famoso Roma-Barcellona non aveva visto il rigore su Dzeko; quello che l'anno scorso in quel Milan-Roma di Europa League ammoniva Cristante, unico diffidato tra i giallorossi che avrebbe saltato il ritorno. Uno che con le italiane in genere non ha precedenti così positivi e Rosetti designa proprio lui per una partita così importante... strano vero?

E alla prima occasione, dopo appena 11 minuti di gioco, per un fallo a centrocampo, il fischietto francese tira fuori un cartellino rosso all'indirizzo di Hummels. Un'espulsione sulla quale tutta la squadra protesta e che di fatto condiziona partita e risultato finale. Una decisione affrettata, per non dire furfantesca, quella di Turpin che non ha tenuto conto dei parametri che vanno rispettati nel giudicare da rosso diretto un fallo.

Ricordiamo ai distratti che non esiste più il "fallo da ultimo uomo", ma il DOGSO: Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity, ovvero: la chiara occasione da gol.

e per esserci DOGSO, i parametri da prendere in considerazione sono:
- distanza dalla porta;
- direzione del pallone;
- possibilità di controllo del pallone;
- posizione e numero dei difendenti.

Osservando l'azione, nessuno di questi parametri può risultare compatibile con un rosso diretto. Inoltre, Hummels non entra in modo pericoloso sull'avversario e colpisce prima il pallone. Ergo: Turpin ha sbagliato e con lui i suoi compagni di merende in sala var. Ma non c'è dato sapere se hanno espulso Hummels per punire la Roma, per favorire il Bilbao o semplicemente perché sono un'accozzaglia di incapaci o in malafede come tanti in giro per l'Europa...

Da lì in avanti, com'era ampiamente prevedibile, si assiste ad un monologo biancorosso con la Roma chiusa a difendere uno 0-0 che le basterebbe per passare il turno, ma pronta alle ripartenze, specie con Baldanzi, spesso fermato e atterrato dai baschi, mai puniti col giallo dal sempre "attento" arbitro che non si fa il bidet. Ironia della sorte, quando il duplice fischio era imminente, il Bilbao passa a 30'' dalla fine dell'ultimo dei tre minuti di recupero concessi dall'arbitro, con la sua stella Nico Williams, complice anche la deviazione determinante di Angeliño.

Il secondo gol arriva nella ripresa su corner (ancora!) e il terzo, ancora con Nico Williams che semina il panico nella difesa giallorossa e mette alle spalle di Svilar. Il gol della bandiera lo segna in pieno recupero Paredes, che trasforma il rigore concesso per un fallo su El Shaarawy, spiazzando Agirrezabala.

FINISCE QUI
La Roma deve arrendersi alla superiorità numerica (solo numerica) dei padroni di casa che passano il turno e approdano ai quarti di finale. Si ferma qui la corsa alla conquista della NOSTRA coppa, quella che un maledetto pelato inglese ci ha rubato il 31 maggio di due anni fa. Ci fermiamo a Bilbao, con buona pace di qualcuno, dopo aver giocato in dieci uomini per 82 minuti, correndo e lottando fino all'ultimo come vuole l'allenatore, senza mai mollare di un centimetro.

Ranieri a fine partita, dopo aver fatto i complimenti ai suoi, dirà che l'espulsione di Hummels è giusta, ma alla luce di quanto visto in diretta e di quanto visibile già un'ora dopo in rete, siamo tutti convinti che questa dichiarazione sia figlia della volontà di non "stuzzicare" ancora chi potrebbe farla pagare a lui e alla sua Roma.

Ma quant'è bella la mafia, eh Johnny?  

Daje Roma!
Sandro



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  • ATHLETIC CLUB: Agirrezabala; De Marcos, Nunez, Paredes (71' Lekue), Berchiche; de Galarreta (88' Prados), Jauregizar; Inaki Williams (88' Gorosabel), Gomez (46' Berenguer), Nico Williams; Sannadi (77' Guruzeta).
    A disposizione: Simon, Djalò, Boiro, Vesga, Canales, Dunabeitia, Olabarrieta.
    Allenatore: Valverde


  • ROMA: Svilar; Mancini, Hummels, Ndicka; Rensch (83' El Shaarawy), Cristante (83' Saelemaekers), Paredes, Angeliño; Dybala (60' Shomurodov), Baldanzi (60' Pisilli); Dovbyk (53' Soulé).
    A disposizione: Gollini, De Marzi, Nelsson, Abdulhamid, Sangare, Koné, Pellegrini.
    Allenatore: Ranieri

  • Arbitro: Turpin (Francia)

  • Ammoniti: SVILAR, RENSCH, Iñaki Williams, PAREDES, De Marcos, SOULÉ
  • Espulso: 11' P.T. HUMMELS

  • I GOL:
    48' P.T.: Niko Williams
    23' S.T.: Berchiche
    37' S.T.: Niko Williams
    47' S.T.: PAREDES (R)