EUROPA LEAGUE 2024/2025 - 2a partita
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Elfsborg-Roma 1-0

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IMBARAZZANTI
L'unico aggettivo che si può utilizzare per descrivere i protagonisti giallorossi di questa ennesima figuraccia europea, è quello del titolo a questo commento: imbarazzanti. Al cospetto della modestissima compagine svedese, la Roma fornisce una prova ridicola, ma perfettamente in linea con la stagione e con le prestazioni fin qui ammirate.

Eppure, ne parlavo con un'amica alla vigilia della partita, le analogie con la trasferta di Bodø che ancora oggi possiamo considerare come la nostra debacle più pesante in chiave europea, c'erano tutte: squadra scandinava di non alto lignaggio, stessi colori sociali (giallo e nero), ampio turnover della Roma in previsione del successivo impegno di campionato e dulcis in fundo, campo sintetico.

Ma è evidente che quest'armata brancaleone (l'iniziale minuscola è voluta) che ricopre i ruoli di proprietà, dirigenza e staff tecnico, non tiene minimamente conto della nostra storia e degli errori commessi. La proprietà soprattutto, impegnata attualmente più ad acquisire l'Everton, che ad essere presente e far sentire la voce in quel di Trigoria, dove fra licenziamenti e dimissioni, il vuoto di potere e la mancanza di figure credibili, sta portando all'ennesimo disastro sportivo annunciato. Per capire meglio, l'armata brancaleone di cui sopra, ha perso stasera contro la squadra di Boras, una città con gli stessi abitanti di Tivoli e attualmente quinta nel campionato svedese.

Il turnover assolutamente condivisibile alla vigilia, col quale Juric pensava di uscire vincente da questa trasferta, smentisce invece le nostre illusioni estive sulla finalmente raggiunta "profondità qualitativa" della rosa. Al momento, le alternative, specie se inserite come oggi in maniera massiccia, non sono assolutamente all'altezza dei titolari.

E ADESSO?
Una dirigenza seria, dopo due prestazioni come quelle "ammirate" contro Venezia ed Elfsborg dovrebbe mettere tutti con le spalle al muro e pretendere impegno e dedizione, anche a fronte dei lauti stipendi che puntualmente versa. Una dirigenza seria non avrebbe perso tempo e avrebbe già formato e dato poteri ad un apparato dirigenziale tecnico e decisionale a supporto dell'allenatore. Juric, allenatore senza palmares e con la quasi certezza di un addio a giugno prossimo, con l'unico aiuto (almeno mediatico) di Ghisolfi, a meno di "attaccate al muro" nello spogliatoio di cui non abbiamo notizia, non sembra avere i mezzi e soprattutto la credibilità per invertire il trend negativo.

Trend di cui, ribadisco per i meno attenti, è responsabile in toto la stessa proprietà, che con le sue decisioni ha causato questa situazione. Subito dopo ci sono loro, quelli che scendono in campo e forniscono prestazioni come quella di domenica col Venezia e di questa stasera, dove con la lentezza di una comunità di bradipi hanno mantenuto il 70% di possesso palla, ma hanno tirato in porta lo stesso numero di volte dei loro avversari, onesti operai dell'Ikea che andavano al doppio della velocità.

Daje Roma!
Sandro



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  • ELFSBORG: Pettersson, Ibrahim, Henriksson, Yegbe, Hedlund, Zeneli B., Ouma, Hult, Zeneli A. (62' Abdullai), Baidoo (86' Frick), Qasem.
    A disposizione: Uppenberg, Sorensen, Baldursson, Thomasen, Gudmundsson, Holten, Larsson, Kaib, Rapp, Ostman.
    Allenatore: Hiljemark


  • ROMA: Svilar, Celik, Ndicka, Hermoso, Abdulhamid (65' El Shaarawy), Pisilli ( 85' Cristante), Paredes, Angelino, Soulé (65' Dybala), Baldanzi (72' Pellegrini); Shomurodov (65' Dovbyk).
    A disposizione: Marin, Ryan, Hummels, Koné, Mancini, Sangaré.
    Allenatore: Juric

  • Arbitro: Kristo Tohver (Estonia)
  • Ammoniti: Qasem, Hult, A. Zeneli, DYBALA
  • I GOL:
    44' P.T.: Baidoo (R)