EUROPA LEAGUE 2024/2025 - 3a partita
CHIUDI
 
-

Roma-Dinamo Kiev 1-0

-

MUOVIAMO LA CLASSIFICA
L'unica nota positiva di questa serata europea, è rappresentata dal risultato che ci permette appunto di muovere la classifica. Per il resto, non c'è ancora traccia di Roma. Non quella che in molti (non tutti) vorremmo vedere almeno. Le parole di Juric in questo dopo partita, come in tutti gli altri fin qui giocati dalla Roma con questo allenatore, non fanno che aumentare lo sconforto nei tifosi. I progressi che lui vede nel gioco e soprattutto negli interpreti, gli stessi giocatori che per sua stessa ammissione hanno grandi margini di miglioramento, non trova esattamente d'accordo tutti quelli che anche stasera hanno rischiato di addormentarsi guardando la partita.

Contro una squadra in difficoltà di risultati e soprattutto con una guerra in casa che non può lasciare tranquilli, la Roma anziché maramaldeggiare approfittando della situazione con gli ucraini, come hanno invece già fatto sia lazio (3-0) che Hoffenheim (2-0), "sfoggia" una manovra lenta, prevedibile e soporifera, dove a tratti qualcuno in campo appariva quasi svogliato, dando l'impressione di non gradire più di tanto il tipo di gioco chiesto dall'allenatore. Solo una mia sensazione dalla tribuna, per carità, ma visti i precedenti con Mourinho e De Rossi, esonerati in pratica da questi "immensi campioni", il dubbio è lecito.

Non sono bastate le dichiarazioni di Juric in conferenza stampa alla vigilia della partita, per motivare i suoi e trasformare i "bravi ragazzi" in "bestie", per cambiare i piedi e soprattutto la testa di chi dovrebbe fornire le palle giuste all'unico "preposto" e in questo momento unico a non avere il tiro da 0-0. Quello che se gli capita l'occasione, la porta non l'accarezza e semmai la spacca: Artem Dovbyc.

Suo il gol vittoria, su rigore concesso per un ingenuo, quanto evidente fallo su Baldanzi. Tenerissima la scena del ragazzo di Poggibonsi che vorrebbe prendersi la palla per calciare lui il rigore, ma è costretto a desistere dal gigante ucraino che non gli dice apertamente: "Se ci provi ti spiezzo in due", ma forse glielo lascia intendere.

HUMMELS SI SCALDA, MA NON GIOCA
L'immagine del campione che in patria ha vinto tutto e che qui dopo due mesi trova spazio solo per il riscaldamento a bordo campo, lascia tutti interdetti. Juric a fine partita dice che lo vede come alternativa a Ndicka, il quale attualmente sta fornendo tutte le garanzie ed è "in vantaggio" sul tedesco, che comunque avrà le sue occasioni. Staremo a vedere le sue, quando le avrà, così come quelle che (chissà se) avrà Paredes, passato dall'essere indispensabile per De Rossi, a desaparecido con Juric.

Nel frattempo, domenica c'è la trasferta a Firenze. Con i viola che domenica scorsa hanno fatto 6 gol a Lecce e 4 stasera agli svizzeri del San Gallo, non basterà questa Roma. Speriamo lo pensino anche Juric e "le bestie" che scenderanno in campo.

Daje Roma!
Sandro



-
 
  • ROMA: Svilar; Celik, N'Dicka, Hermoso; Zalewski, Kone, Le Fée (53' Cristante), Pisilli (68' Pellegrini), Angelino; Baldanzi (68' Dybala), Dovbyk (53' Shomurodov).
    A disposizione: Marin, Ryan, Abdulhamid, Hummels, Paredes, Sangare.
    Allenatore: Juric.


  • DINAMO KIEV: Neshcheret; Bilovar, Popov, Mykhavko; Tymchyc, Mykhailenko (81' Buyalskyi), Andriyevskiy (63' Shaparenko), Rubchynskyi (63' Brazhko), Vivcharenko; Voloshyn (63' Kabaiev), Guerrero (68' Vanat).
    A disposizione: Bushchan, Morgun, Diachuk, Karavaiev, Malysh, Dubinchak.
    Allenatore: Shovkovskyi.

  • Arbitro: Gözübüyük (Olanda)
  • Ammoniti: Mykhavko, Rubchynskyi, ANGELIÑO, Kabaiev, Shaparenko

  • IL GOL:
    32' P.T.: DOVBYC (R)