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PASSIAMO NOI! Era Lui che il Porto temeva di più e ne abbiamo avuta riprova anche oggi, dopo l'andata a Oporto, quando il fallo assassino di Varela lo costringeva ad uscire dal campo. Lo stesso trattamento gli è stato riservato anche oggi, sotto gli occhi di un arbitro che da subito è sembrato permissivo con i portoghesi e inflessibile con noi. Nulla di nuovo... Partita sostanzialmente in pieno controllo degli uomini di Ranieri fin dall'inizio e solo la sciagurata gestione difensiva nell'occasione, poteva consentire a quello che un tempo chiamavano Omorodion e ora Samu Aghehowa, di andare in gol. Un fatto estemporaneo che invece di demoralizzare i giallorossi, ha suscitato ben altri sentimenti, soprattutto in quella stella del firmamento che si chiama Paulo Dybala. Prende botte per tutta la partita, ma si rialza sempre, illumina la serata con le sue giocate e soprattutto realizza la doppietta che di fatto regala la qualificazione alla Roma. Anche se tecnicamente è per il 3-1 di Pisilli che la Roma si qualifica, data la sciagurata autorete di Rensch al 96'... L'unico appunto alla prestazione della Roma, è quello che muove anche Ranieri a fine partita, quando rimprovera ai suoi difensori una troppa propensione all'attacco, quando in vantaggio prima di uno e poi di due gol, si poteva tranquillamente gestire il risultato, limitandosi al solo contropiede. Quel "Mi mangio il grasso del cuore" che se lo cerchi su google ti parla di medicina, ma che a Roma invece ha un significato preciso: vuol dire prendersi un'arrabbiatura di quelle che ti rodono da dentro e con la quale Ranieri spiega il suo stato d'animo nell'occasione, ci fa amare il nostro allenatore e quel suo essere romano davanti alle telecamere, più di ogni altra cosa. Questa per la Roma è l'undicesima qualificazione consecutiva agli ottavi di finale nelle competizioni europee (Champions, Europa League e Conference). E volendo prendere in esame solo le ultime quattro stagioni, la Roma è arrivata a giocarsi due semifinali e due finali, una vinta e una rubata per mano di un pupazzetto inglese. Credo basti questo dato a far capire ai più distratti, la nostra valenza europea. IL SORTEGGIO DICE ATHLETIC BILBAO Ci toccherà invece incontrare la compagine basca che, oltre ad essere una buonissima squadra, niente a che vedere con quella incontrata nella prima fase, sarà anche padrona di casa nella finale del 21 maggio. Motivo in più per voler arrivare fino in fondo alla competizione. Andata all'Olimpico e ritorno al San Mamés di Bilbao. Non sarà facile, ma noi siamo la Roma e le cose facili non fanno per noi. Daje Roma! |
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