31
maggio 2003 MILAN-ROMA 2-2 COME
VOLEVASI DIMOSTRARE. Alla
fine è andato tutto secondo copione, con il Milan che alza la Coppa Italia
a S.Siro, festeggiando nel migliore dei modi la conquista (di rigore) della Champions
League e con la Roma che torna a casa a bocca asciutta. Dopo tutto era pazzesco
anche il solo pensare ad una rimonta dopo il tracollo dell'andata, ma una prova
di carattere era lecito pretenderla da questa squadra. E siamo stati accontentati.
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Trascinata da un Capitano superlativo tutto grinta e classe, la Roma ha schiacciato
il Milan nella propria area fin dal primo minuto. Dopo 8' la prima occasione con
Totti che, su punizione-bomba da 20 metri, costringe Abbiati al primo miracolo.
Dopo 2' Rosetti (sconcertante) annulla in maniera inspiegabile un gol a Totti,
splendidamente imbeccato da Cassano su punizione. Tutte le moviole condannano
la decisione dell'arbitro. Sarebbe stato l'1-0 che, dopo soli 10 minuti, poteva
risultare decisivo ai fini della rimonta. Il primo tempo si chiude sullo
0-0 con il Milan che esce dalla sua area solamente dopo la mezzora, ma non si
rende mai pericoloso e con Totti che subisce un'ammonizione per uno scontro con
Redondo, ammonito anche lui. Nel secondo tempo, la mossa che tutti aspettano:
entra Delvecchio per Tommasi. Finalmente una punta in più! Dopo 10 minuti
punizione da 25 metri che il Capitano trasforma meravigliosamente. È l'1-0.
Passano 5 minuti e il Capitano ci regala un'altra perla: punizione (stavolta da
30 metri) trasformata con una cannonata di esterno destro che si infila sotto
la traversa. Un gol che da solo vale il prezzo del biglietto! A
questo punto ci si aspetta una Roma che sbrana i rossoneri, ma come nella migliore
tradizione di questa stagione, ecco la "cappellata" difensiva. È
passato appena un minuto dal 2-0, è il 19' quando Serginho scende sulla
fascia sinistra, si "beve" quei due fenomeni di Candela e Zebina e mette
al centro per Rivaldo che di testa, al centro dell'area piccola segna il più
facile dei gol. Per favore, qualcuno dica a Pelizzoli che
quella è la "sua" area!! La
partita a questo punto si fa ancora più nervosa, anche se la Roma non si
smarrisce, dato che comunque la situazione non cambia, visto che di gol ne servono
sempre 4. Ma ecco salire alla ribalta "Bari Vecchia" che ne combina
una delle sue: reagisce alla mancata concessione di una punizione per un fallo
(nettissimo) da lui subìto per mano di Laursen,
con una serie inenarrabile di improperi e parolacce (ampiamente documentati dalle
impietose telecamere RAI) ai danni di Rosetti. Apostrofato anche dalla classica:
"cornuto!", l'arbitro non può fare a meno di espellere
Cassano. È il 23' e in 10 si fa' più dura. Entra De Rossi per uno
stanco Dacourt, al 32'. Delvecchio colpisce la traversa con un colpo di testa
a 10' dalla fine: sarebbe stato il 3-1, con 10 minuti ancora da giocare. Invece
a 5 minuti dal termine, ecco la seconda espulsione: stavolta è Totti a
dover uscire per un fallo su Rivaldo. A questo punto, in 9 contro 11, si
aspetta solo la fine, ma ecco invece la beffa al 4° minuto di recupero: Rivaldo
pesca Inzaghi lasciato solo al limite dell'area, tiro immediato e Pelizzoli bucato
per la seconda volta. 2-2
e la Coppa Italia va al Milan. |