Champions League 2016/2017
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Roma-Porto 0-3

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LA SOLITA ROMA
Chiudevo il commento alla partita di andata con: "Il 23 agosto sapremo se la nostra avventura in Champions continuerà". E stasera la risposta è arrivata puntuale, inesorabile e per certi versi prevedibile. La nostra storia è piena di finali perse e di partite dentro-fuori, fallite inesorabilmente dalla Roma. Questa di oggi è solo l'ultima in ordine di tempo di una lunga serie.

Una partita approcciata malissimo, dal punto di vista del carattere. Squadra impaurita, nervosa, che sbagliava anche le cose più semplici. Di fronte invece, un Porto attento, voglioso e per niente impaurito dall'impegno e da un Olimpico stasera quasi ai livelli abituali (quasi) che questi grandi impegni meritano. Alla fine perde la Roma, ma vincono i tifosi che fino al 90' hanno cantato e incitato la squadra.
Il gol arriva subito, dopo 8' e mette la partita immediatamente sui binari più difficili. C'è spazio per qualche rara occasione giallorossa, poi al 40' l'espulsione di De Rossi per un fallo idiota (l'ennesimo, come subito TUTTE le testate nazionali si sono affannate a ricordare), soprattutto per la sua inutilità, complica ancor di più la vita a Spalletti ed alla squadra tutta.
La gara si complica ulteriormente quando, dopo appena 5' della ripresa, anche il subentrato Emerson si fa cacciare per un fallo simile a quello di De Rossi. Paradossalmente in 9 contro 11 e con un gol da recuperare, si vede la Roma migliore. Vai a capire se per propri meriti, o per l'atteggiamento più morbido del Porto, da quel momento ancora più tranquillo del risultato.
Il secondo e il terzo gol, per cui ogni commento sulle modalità è superfluo, sanciscono l'ennesima disfatta giallorossa, l'ennesimo disastro in Europa. Ricordiamolo, quando sentiremo qualcuno dire prima di una partita che la Roma è forte e vincerà.

DI CHI È LA COLPA STAVOLTA?
Di Spalletti che nell'emergenza difensiva lascia in panca Fazio (difensore di ruolo) e schiera De Rossi in coppia con Manolas, togliendolo dalla sua posizione abituale e lasciando le chiavi del centrocampo al ragazzino Paredes...
Di Vermaelen che si fa cacciare via all'andata e costringe l'allenatore alle suddette scelte...
Di una difesa schierata che si fa fregare su palla inattiva dopo 8 minuti...
Di De Rossi che becca l'ennesima espulsione della sua carriera per il solito idiota fallo plateale...
Di Emerson che lo segue altrettanto stupidamente, lasciando la squadra in 9...
Di Szczesny che regala il secondo gol e in pratica la qualificazione (eravamo già in 9) al Porto, con un'uscita scellerata fuori dall'area...
... oppure di un ambiente che vuoi o non vuoi condiziona chi va in campo e continua, non si sa su quali basi, a considerarsi invincibile e che pure se non ha mai vinto un cazzo, continua a riempirsi la bocca con frasi del tipo "perchè noi siamo la Roma" o come l'ultima in ordine di tempo "andiamo a comandare". La storia non insegna evidentemente.

Sandro

  • ROMA: Szczesny; Bruno Peres, Manolas, De Rossi, Juan Jesus; Strootman, Paredes (dal 42’ p.t. Emerson); Salah, Nainggolan, Perotti (dal 41’ s.t. Gerson); Dzeko (dal 14’ s.t. Iturbe).
    A disposizione: Alisson, Totti, Fazio, El Shaarawy
    Allenatore: Spalletti.

  • PORTO: Casillas; Maxi Pereira (dal 47’ p.t. Layun), Felipe, Marcano, Telles; Danilo; Corona, Herrera, André André, Otavio (dal 12’ s.t. S. Oliveira); André Silva (dal 21’ s.t. A. Lopez).
    A disposizione: José Sà, R. Neves, Varela, Evandro
    Allenatore: Espirito Santo.

  • Arbitro: Marciniak (Polonia).
  • Ammoniti: Herrera, Otavio, S. Oliveira, Gerson, André Silva
  • Espulsi: De Rossi al 40’ p.t. ed Emerson al 5’ s.t. per gioco scorretto

  • I GOL:
    8' P.T.: Felipe
    28' S.T.:
    Layun
    30' S.T.: Corona

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