Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Cagliari-Roma

NON ESISTONO PARTITE FACILI
Il Milan soffre fino all'ultimo secondo per vincere di misura col Torino, la Juve perde in casa col Sassuolo, l'Inter vince ad Empoli perchè arbitro e VAR "non vedono" un rigore per i toscani, penalty che avrebbe visto anche il nipote di 4 anni di Andreazzoli (parole sue, a fine partita). E poi c'è il Cagliari di Mazzarri, ultimo in classifica scavalcato ieri da Salernitana e Genoa e c'è la Roma, reduce dal bel pareggio col Napoli, ma sempre in debito per Bodø, chiamata a vincere per la classifica e per l'onore.

Giocando ogni tre giorni le distanze tra le big e le altre si accorciano e le possibiltà di fare figuracce o di fallire aumentano. Per vincere occorre essere sempre sul pezzo, concentrati, determinati e magari anche fortunati. Qualità, quest'ultima, che storicamente non alberga da queste parti e dopo aver creato e fallito diverse occasioni, la nostra prima leggerezza: un liscio di Viña con la palla che rimbalza sul ginocchio di Bellanova e diventa un assist involontariamente perfetto per il vantaggio di Pavoletti, sembra confermare la tradizione negativa giallorossa.

Mourinho dalla tribuna non ci pensa su e comanda a Sacramento la sostituzione di Viña con Afena-Gyan, un ragazzino che sta facendo bene in primavera, ma che non ha giocato neanche un minuto in prima squadra. Decisione che spariglia le carte. Un attaccante per un difensore, con il compito di affiancare Abraham, ma soprattutto di creare confusione e imprevedibilità con la sua corsa, alla linea Maginot organizzata da Mazzarri.

IN FACCIA AI MALIGNI...
Con la Roma riversata completamente nella metà campo sarda, le occasioni fioccano. Su tutte, la traversa colpita da Pellegrini. Successivamente dal suo piede ispirato arriveranno prima il pareggio e poi la vittoria giallorossa. Un corner che pesca la testa vincente di Ibanez e soprattutto, una punizione capolavoro che ha scomodato paragoni importanti, insieme purtroppo ai tanti "dopo due anni che le calcia, è il primo gol" di chi non si arrende all'evidenza di un cambiamento che nei numeri almeno, dovrebbe far ricredere anche i più "coerenti". Lo dice anche lui, a fine partita: "Mi dicono che non so battere le punizioni, io ci lavoro sempre e miglioro...". Grande Lorenzo!

In ultimo, un elogio va assolutamente tributato a Mazzarri e alla sua capacità di vedere cose e torti arbitrali che voi umani non riuscireste mai a vedere.

Daje Roma!
Sandro