Romamor - Campionato Serie A 2021-2022 - Roma-Fiorentina

ABRAHAM SI PRESENTA
1- Espulsione procurata di Dragowski;
2- assist per il vantaggio di Mkhitaryan;
3- traversa colpita sull'1-1;
4- altro assist per il raddoppio di Veretout, prima di uscire per un risentimento alla coscia sinistra. Quattro episodi fondamentali per la vittoria giallorossa nella prima di campionato, con un unico protagonista: Tammy Abraham. La Roma ha finalmente IL centravanti. Alto, forte fisicamente, ma straordinariamente tecnico, cazzuto, arrogante, coatto, antipatico (agli avversari) quanto basta e se davvero il buongiorno si vede dal mattino: determinante!

L'attaccante voluto fortemente da Mourinho, l'investimento economico più oneroso della storia giallorossa (se i bonus che lo renderanno tale verranno raggiunti), si è già preso la Roma. Chiamato a sostituire non uno qualunque, ma Edin Dzeko, il Campione che per 6 stagioni ha indossato quella maglia e terzo marcatore di sempre nella storia giallorossa, ma che due settimane fa si è accordato con l'Inter, l'ha fatto consapevole dei propri mezzi e con la sicurezza del veterano, nonostante sia a disposizione di Mourinho da meno di una settimana e soprattutto senza praticamente conoscere i suoi compagni.

Lo stadio tutto unito ad urlarne il nome durante la lettura delle formazioni e tutto in piedi a salutarne l'uscita, oltre alle migliaia di attestazioni e complimenti giunti attraverso tutte le forme di comunicazione, testimoniano quanto questo ragazzo appena ventitreenne (2 ottobre '97) sia già entrato nel cuore dei tifosi romanisti.

MAI IN DISCUSSIONE
Partita che poteva mettersi in discesa per la Roma dopo appena 17 minuti, quando l'uscita avventata e irresponsabile di Dragowski su Abraham lanciato a rete, lasciava i viola in 10 uomini. Poteva, ma non è andata così. Il vantaggio numerico, lo dirà anche Mourinho a fine partita, non è stato gestito bene dai giallorossi e paradossalmente è stata la Fiorentina, dopo il vantaggio di Mkhitaryan, a giocare meglio. Il pari viola però, arrivato dopo la ristabilita parità numerica (espulsione di Zaniolo), ridà carica ai giallorossi, che da quel momento in poi riprendono in mano il pallino del gioco. La doppietta di Veretout sancisce e certifica una vittoria limpida e meritata.

NON CI SIAMO ABITUATI
Due gol convalidati grazie all'intervento del VAR (Mazzoleni), che dimostra in entrambi i casi la posizione regolare ora di Mkhitaryan, ora di Abraham nei primi due gol romanisti, sconfessando di fatto le chiamate dei guardalinee. L'espulsione di Dragowski, per chiara occasione da gol, confermata anch'essa dal VAR nonostante i neanche troppo velati dubbi sollevati dagli scoreggioni di seguito nominati, è assolutamente giusta. Il dubbio ora, viste le levate di scudi per un calcio più "umano" e meno tecnologico dei vari opinionisti e scoreggioni vari dell'etere, che stranamente solo oggi che la tecnologia dà ragione alla Roma, vorrebbero tornare ad un calcio antico, è: quanto pagheremo queste due decisioni "a favore"? Staremo a vedere.

Daje Roma!
Sandro